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Alessandro Maja, perché rischia di non andare in carcere. Il gesto disperato del figlio

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Oltre alla carneficina, c'è anche spazio per la beffa. Alessandro Maja, a quanto pare non andrà in carcere. Le sue condizioni non sarebbero compatibili con il regime carcerario e dunque potrebbe restare ricoverato in psichiatria. L'uomo che ha ucciso la moglie, la figlia e ferito gravemente il figlio, potrebbe non entrare mai in carcere. A sostenere l'incompatibilità sono i suoi difensori. In questo momento l'uomo si trova ricoverato.

 

 

Di fatto in giornata l'umo era atteso per l'interrogatorio di garanzia, ma è stato rinviato perché in questo momento Maja non è in grado di parlare. Intanto lotta tra la vita e la morte, il figlio di Maja, Nicolò, unico superstite della furia omicida del geometra. Il ragazzo, 23 anni, è stato l'unico a trovare la forza per opporsi al padre. Maja ha infatti prima colpito la moglie, poi si è scagliato sulla figlia. In quel preciso istante sarebbe intervenuto il figlio. Ma anche lui ha dovuto subire gli atroci colpi di martello da parte del padre. Però il ragazzo, a differenza della altre due vittime sorprese nel sonno, sarebbe riuscito a gridare e a dare l'allarme.

 

 

Proprio nelle ultime ore Nicolò sarebbe stato operato d'urgenza e si troverebbe adesso in rianimazione. Nicolò adesso e in come e potrebbe risvegliarsi ma con scarse grazie sulla qualità della vita che lo aspetta. Non si sa ancora quali lesioni potrebbe aver provocato il fortissimo trauma cranico. La speranza è che il ragazzo possa riprendersi e dunque possa coronare il suo sogno di diventare pilota di aerei. Era frsco di brevetto. Poi ha incontrato la follia del padre che ha cambiato per sempre la sua vita. 

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