Il generale Pietro Serino e la profezia nera sui russi: "Che fine faranno"
Il Generale Pietro Serino si è espresso in merito alla guerra in Ucraina in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito che comanda oltre 90 mila uomini e donne, è un massimo esperto di pianificazione militare. “Ogni guerra, sin da quelle che facevano gli antichi romani, si basa sull'efficacia delle comunicazioni e della tecnologia. Quella della Russia contro l'Ucraina non fa differenza, e i russi potrebbero non averlo compreso sino in fondo” ha dichiarato il Generale, il quale è convinto che l'utilizzo dei sistemi satellitari e l'utilizzo dei droni non sia equilibrato da parte delle due fazioni.
“La copertura aerea oggi è troppo rischiosa e dunque non è efficace, e si assiste ancora a un uso di formazioni d'attacco in modalità classica, quella che conoscevamo negli anni '90, per intenderci mi riferisco alla guerra del Golfo: oggi quel modello non paga più” ha continuato Serino.
“Le truppe senza la padronanza dei mezzi tecnologici alla fine soccombono, è una regola classica, sin dai tempi delle guerre dei romani”: questa la profezia nera del Generale che non si è dimostrato per niente d'accordo nella modalità di gestione del conflitto. Secondo lui servirebbe un approccio interforze con un accentramento massiccio verso un comando unico di tutte le operazioni. A detta del generale il mondo occidentale “Ha più coscienza di questo”.