Epatite acuta, 1° caso a Milano: "Ricontrollate tutte le cartelle cliniche da gennaio". Cosa significa, la grande paura
Caso sospetto a Milano di epatite acuta di origine sconosciuta. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera un bambino di quattro anni è stato sottoposto ad accertamenti all'ospedale San Paolo di Milano. Il piccolo, arrivato nei giorni scorsi al nosocomio, presentava un colorito giallognolo e valori del fegato molto alterati. Oggi 27 aprile saranno analizzati gli ultimi esiti degli esami e si capirà se soffre di epatite scatenata da una causa nota oppure sconosciuta, come è avvenuto per i due piccoli pazienti di sei e undici anni ancora in cura al Papa Giovanni XXIII di Bergamo (il secondo ha dovuto subire addirittura un trapianto di fegato).
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Intanto, la Lombardia ha attivato e rafforzato la rete di sorveglianza. Ieri la Regione ha indetto un vertice tra i direttori degli ospedali lombardi e delle Ats per inquadrare meglio la situazione. Il bambino assistito al San Paolo è l'unico nuovo sospetto, per adesso. La direzione generale Welfare ha comunque invitato le strutture sanitarie a mantenere alta l'attenzione, raccogliere campioni biologici quando necessario e ricontrollare anche le cartelle dei pazienti arrivati nei mesi scorsi, almeno a partire da gennaio.
In sostanza il Pirellone vuole capire se il trend di epatiti di origine sconosciuta - che non sono una novità - ha subito delle variazioni al rialzo rispetto agli anni scorsi, come pare stia avvenendo nel Regno Unito.