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Covid, il bollettino del 12 aprile, 83.643 nuovi casi e 169 decessi. Rezza: "Situazione non ottimale"
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Salgono i contagi da Covid. Il bollettino di martedì 12 aprile registra ben 83.643 nuovi casi a fronte dei 28.368 di ieri. Numero che porta il totale da inizio pandemia a 15.404.809 persone infette. Anche i decessi odierni crescono: oggi sono 169, ieri 115, per un totale di 161.032 vittime da febbraio 2020. Le cifre diffuse dal ministero della Salute vanno comunque di pari passo con i tamponi effettuati in giornata. Tra i molecolari e gli antigenici ne sono stati processati 563.018, esattamente 370.236 in più rispetto alla giornata precedente. Quasi stabile, invece, il tasso di positività. Quest'ultimo è oggi al 14,9 per cento, registrando una piccola flessione rispetto a ieri (14,7).
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Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 14.015.032 e 87.904 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 42.384). Ancora sotto controllo la situazione ospedaliera dove vengono riportati cali di degenze in ogni area. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -49 (ieri +280), per un totale di 10.207 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono -3 (ieri +1), per un totale di 463 malati gravi, con 53 ingressi in rianimazione (ieri 30).
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La curva tocca in ogni caso il "picco settimanale". Non a caso si dice preoccupato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: "La situazione epidemiologica, sebbene la scorsa settimana abbiamo assistito a una lieve inversione di tendenza, non è ottimale. C'è un'elevata capacità di circolazione virale e un'incidenza elevata". Il timore, ancora una volta, è per coloro che non sono vaccinati. "Se i vaccini non sono sempre in grado di ridurre il rischio di trasmissione sono in grado nella stragrande maggioranza dei casi di ridurre il rischio di malattia", conclude l'esperto.
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