Simona Cavallaro sbranata da dodici cani. Sette mesi dopo, la svolta: chi hanno arrestato
Arrestato il proprietario dei cani che, il 26 agosto scorso, sbranarono Simona Cavallaro, una ragazza di 20 anni, mentre si trovava in compagnia di un amico in un'area attrezzata per pic-nic a Monte Fiorino di Satriano, in provincia di Catanzaro. Si tratta del titolare di un'azienda zootecnia di allevamento di ovini e caprini di 45 anni. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, eseguita dai carabinieri della Compagnia di Soverato, è stata emessa dal gip su richiesta della Procura di Catanzaro. L'uomo è indagato per omicidio colposo. Gli animali, secondo l'accusa, erano posti a protezione di un gregge.
Quel 26 agosto, Simona si trovava nella pineta dove aveva organizzato un picnic, quando all'improvviso dodici cani che stavano proteggendo un gregge di capre e pecore l'aggredirono provocandone la morte per lo shock emorragico dovuto alle lesioni multiple e depezzamento con lacerazione degli arti inferiori, del capo e delle pelvi. Il decesso della giovane è avvenuto alla presenza di un suo amico, che da subito aveva trovato riparo all'interno di una chiesetta in legno riuscendo così a salvarsi.
Secondo l'accusa, che si basa sugli esiti dell'indagine condotta dal Nor Sezione Operativa della Compagnia di Soverato congiuntamente con la Stazione di Satriano, l'allevatore, titolare del gregge di capre e pecore e del branco di cani, ha introdotto e fatto pascolare abusivamente il gregge all'interno dell'area attrezzata per picnic.