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Bollettino 29 marzo, salgono contagi e ricoveri: i danni di Omicron 2, "chi è il più esposto ora"

La variante Omicron

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Continua a rimanere sotto controllo la situazione epidemiologica dell’Italia, anche se in prospettiva ci sono segnali che fanno alzare un minimo l’allarme. Il bollettino di oggi, martedì 29 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 99.457 contagiati, 87.297 guariti e 177 morti a fronte di 660.708 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15,1% (+0,5 rispetto a ieri).

 

 

Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a salire sensibilmente, anche se per ora non è a livelli particolarmente preoccupanti: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +244 (9.740 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +0 (487) a fronte di 46 nuovi ingressi. Nel frattempo gli esperti iniziano a parlare di quinta ondata, legata a un aumento della circolazione della sub variante BA.2 di Omicron. “È il 30% più contagiosa - ha dichiarato Fabrizio Pregliasco - si avvicina al morbillo e alla varicella ma chi ha la tripla dose è protetto dalle forme gravi. Purtroppo chi ha avuto il Covid con l’ondata Omicron di dicembre può reinfettarsi”.

 

 

A proposito di vaccini e reinfezioni, uno degli ultimi studi svolti mette nero su bianco quello che era piuttosto ovvio: le persone non vaccinate che si sono ammalate contraendo la variante Omicron una volta guarite non sono immuni da altre mutazioni del virus. Al contrario, chi da immunizzato ha preso quest’ultimo ceppo sarebbe protetto anche contro altre varianti.

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