Sulmona, "stanno spostando le armi". Monte San Cosimo e l'Ucraina, denuncia e sospetto
Rifondazione comunista denuncia uno strano movimento di mezzi militari nelle vicinanze della città di Sulmona, a L'Aquila. "Queste immagini mi arrivano dalla Valle Peligna in Abruzzo. Questi mezzi militari si dirigono verso il deposito militare di Monte San Cosimo (il più grande in Abruzzo e uno dei più grandi del Centro-Sud d'Italia) che non é mai stato né chiuso né dismesso" sono state le parole di Maurizio Acerbo, Segretario di Rifondazione Comunista, riprese dal Giornale (qui il video dei mezzi militari).
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Cosa stia succedendo non è dato sapersi. Certo è per gli attivisti che "c'è movimento intorno alla base militare di monte San Cosimo", dopo che il governo italiano "ha deciso di inviare armi nel Paese aggredito da Putin". D'altronde San Cosimo non è un luogo come tanti, visto che "è uno dei più grandi depositi di armi e munizioni del centro sud Italia". Una notizia che ha scatenato la polemica. Il collettivo AltreMenti ha infatti deciso di mettere in piedi un flash-mob per chiedere la "smilitarizzazione" dei "nostri territori", incluso "lo smantellamento del deposito militare" come già accaduto in passato.
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Eppure l'allarmismo potrebbe essere inutile e potrebbe non esserci alcun legame con quanto sta succedendo in Ucraina. Il motivo? Secondo gli abitanti della zona sarebbero mesi che i mezzi transitano. Al momento il deposito vanta un'estensione di 1.334.000 metri quadrati. Al suo interno - prosegue Il Giornale - ci sarebbero 10 chilometri di strade, circa 15 chilometri di tubazioni per la distribuzione di acqua industriale, bocche antincendio, circa 30 chilometri di tubazioni per acqua potabile, circa 15 chilometri di fognature, oltre 40 fabbricati costruiti con strutture di cemento armato, un raccordo ferroviario, 20 chilometri di elettrodotti ad alta e bassa tensione e linee telefoniche interne, strade interne tutte alberate con pini, tigli, cipressi e magnolie, un perimetro di recinzione di circa 7 chilometri costituito da un muro con blocchi di cemento e illuminato con modernissimo impianto elettrico.