Walter Biot, l'ufficiale di Marina che ha venduto segreti militari alla Russia? "Ora rischia l'ergastolo"
Rischia l'ergastolo Walter Biot, l'ufficiale di Marina accusato di avere venduto informazioni classificate ai russi. Il fatto risalirebbe al marzo dello scorso anno: lo scambio sarebbe avvenuto in un parcheggio di Roma con un agente dei servizi segreti di Mosca. A osservare c'erano però i carabinieri del Ros, che interruppero tutto e arrestarono Biot. Quest'ultimo dovrà affrontare adesso due processi: uno davanti ai giudici militari e l'altro davanti alla giustizia ordinaria.
Ieri si è aperto il processo militare. E, come riporta il Messaggero, in base alle accuse mosse dalla procura, l'ufficiale rischierebbe una condanna all'ergastolo per la pesantissima accusa di spionaggio. Nel corso dell'udienza, inoltre, i giudici hanno ammesso come parte civile la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero della Difesa. Tra i testimoni citati dall'avvocato di Biot ci sono, tra gli altri, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Elisabetta Belloni e il capo di stato maggiore dell'esercito Giuseppe Cavo Dragone.
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Biot era presente in aula quando i pm militari lo hanno accusato di rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio ed esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio. La prossima udienza è prevista il 28 marzo. Leggermente diverse le accuse nell'ambito della giustizia ordinaria: spionaggio, rivelazione di segreto di stato e corruzione.