Italia, effetto-Ucraina: "Da lunedì niente acqua e cibo". Scaffali vuoti, la regione nel panico
Le prime conseguenze della guerra in Ucraina si fanno sentire. In Italia le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi 'per causa di forza maggiore'". Il motivo? Il rincaro del carburante. Una presa di posizione che avrà inizio lunedì 14 marzo. Ancora sconosciuta invece la data della fine, tanto che un messaggio audio è bastato a scatenare il panico. In Sardegna, in occasione di un'assemblea della categoria, è stato diffuso un vocale di un trasportatore.
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Nel messaggio si parlava di uno sciopero di 15 giorni che avrebbe di fatto 'paralizzato' l'Isola, bloccando l'arrivo dei generi alimentari. Inutile dire che il caos e la psicosi hanno preso il sopravvento e la gente si è riversata nei supermercati a fare scorte. Neanche la smentita degli autotrasportatori stessi è riuscita a fermare la corsa.
In ogni caso Massimiliano Serra, tra gli organizzatori della riunione di Tramatza, ha fatto sapere a L'Unione Sarda che "lo sciopero sarà volontario, ma il messaggio deve arrivare a tutti". Serra, come tanto colleghi, si è detto pronto "a paralizzare l'Isola per attirare l'attenzione su una situazione insostenibile. Non solo il gasolio che è ormai arrivato a prezzi stellari, a pesare sulle nostre tasche ogni giorno ci sono anche l'aumento dei costi per i trasporti marittimi, quelli per la manutenzione del mezzo e la sostituzione degli pneumatici". L'unica condizione che può far cambiare idea agli autotrasportatori, un incontro urgente con l'assessore ai Trasporti della Regione Sardegna.