Oligarchi russi, pesanti sospetti a Marina di Carrara. Superyacht nascosto, "chi è il proprietario"
C'è un mistero ormeggiato nelle acque di Marina di Carrara, in Toscana: si chiama Scheherazade. Lo yacht, tra i più grandi in assoluto, è al vaglio della polizia italiana a causa delle sanzioni europee. Queste ultime, che puntano a sequestrare i beni degli oligarchi russi dopo l'invasione in Ucraina, non guardano in faccia neppure al superyacht dal proprietario fantasma. L'imbarcazione, tra le poche 14 a essere lunga almeno 140 metri, vanta un costo stimato dal sito web SuperYachtFan circa 700 milioni di dollari. All'interno la nave ha due ponti per elicotteri, è tempestato di cupole satellitari, c'è una piscina con una copertura a scomparsa che si trasforma in una pista da ballo. Poi c'è la palestra completamente attrezzata e gli infissi dorati nei bagni.
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Al momento, come detto prima, il proprietario non è stato identificato e molti sono sicuri si tratti proprio di Vladimir Putin. Tra questi non c'è il capitano della nave, Guy Bennett-Pearce: "Non l'ho mai visto. Non l'ho mai incontrato" sono state le sue parole prima di ammettere che il suo proprietario non era nell'elenco delle sanzioni. Questo però non ha escluso che la persona potesse essere russa. Pearce non ha comunque potuto aggiungere altro visto "l'accordo di non divulgazione". Gli investigatori "stanno cercando molto. Stanno esaminando ogni aspetto. E non sono i poliziotti locali, questi sono uomini in abito scuro". Il capitano è stato così costretto a consegnare tutti i documenti presenti sull'imbarcazione. Il mistero però rimane.
Stando agli esperti intorno a questo yacht c'è un insolito grado di segretezza. Ma non è tutto, perché ad aumentare i sospetti c'è una copertura che ne nasconde la targhetta. E quando è arrivata per la prima volta al porto, gli operai hanno eretto un'alta barriera metallica sul molo per oscurare in parte lo yacht agli spettatori. Mai accaduto prima per chi lavora al porto. Il proprietario - fa sapere il sito web commerciale - "è noto per essere un miliardario mediorientale". Sarà un caso che la Scheherazade condivide il nome della narratrice de "Le mille una notte"? Per alcuni sì. Diversi testimoni rivelano che sulla barca si parla russo. Scheherazade è infatti anche il titolo di una sinfonia del compositore russo Nikolai Rimsky-Korsakov. Per di più, stando a un ex membro dell'equipaggio, i compagni di bordo lo chiamavano "lo yacht di Putin". Sarà davvero suo?
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