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Ucraina, "chiamata alle armi per i ragazzi nati dal 1990 al 2003". Panico nelle caserme italiane: chi c'è dietro questa vergogna

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"Chiamata alle armi per i ragazzi dal '90 al 2003": il comunicato del ministero della Difesa italiano, firmato dal generale Masiello e collegato alla guerra in Ucraina, è circolato nei giorni scorsi, creando non poco spavento nelle famiglie. In realtà però si trattava di una bufala. Nonostante questo, molti hanno creduto alla chiamata alle armi obbligatoria, un ordine secondo il quale gli italiani di età compresa tra i 18 e i 32 anni avrebbero dovuto presentarsi ai distretti militari per poi essere inviati in guerra in Ucraina.

 

 

 

A rendere il documento più o meno credibile era anche la firma di un personaggio autorevole, Carmine Masiello, attuale sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Quel comunicato, comunque, nonostante l'intestazione del Ministero e la firma in calce, è un vero e proprio falso. In Italia, infatti, come ricorda Leggo, la leva obbligatoria è stata abolita nel 2004.

 

 

 

Il Ministero della Difesa è subito intervenuto per smentire l'autenticità di quel documento. In ogni caso, resta il dubbio su chi abbia consapevolmente deciso di creare quella bufala, alimentando paure e allarmismi in tutta Italia. Una situazione non proprio felice, dopo due anni di pandemia e una guerra in Ucraina che sembra ancora lontana dalla fine.

 

 

 

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