Bollettino 23 febbraio: giù morti e ricoveri, ma il virus non frena. Contagi, male il tasso di positività
La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, anche se il dato dei nuovi casi di Covid non è il massimo dell’attendibilità: in senso assoluto i contagi sono molti meno rispetto alla fase più acuta della quarta ondata, ma ciò è da ricondurre al crollo dei tamponi analizzati, dato che il tasso di positività non scende sotto la doppia cifra, segno che il virus è ancora assolutamente presente tra noi.
Il bollettino di oggi, mercoledì 23 febbraio, rilasciato dal ministero della salute dà conto di 49.040 contagiati, 119.280 guariti e 252 morti a fronte di 479.447 tamponi, con il tasso di positività che è stato rilevato al 10,2% (+0,3 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a scendere e questo è l’aspetto più importante: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -549 (12.527 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -10 (886) a fronte di 81 nuovi ingressi.
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Nel frattempo il sottosegretario alla Salute Costa ha annunciato che “ragionevolmente” dal 31 marzo inizierà una nuova fase: “Non verrà più rinnovato lo stato di emergenza e da lì inizierà una fase nuova con un allentamento graduale delle misure restrittive con la stessa gradualità con cui le abbiamo introdotte”.