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Green pass, Guido Rasi attacca: "Obbligo senza senso", il fedelissimo di Figliuolo inchioda Speranza

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Via obbligo vaccinale e green pass: Guido Rasi, ex direttore dell'Ema e consigliere scientifico del commissario Figliuolo, ha spiegato che presto potremo dire addio alla maggior parte delle restrizioni anti-Covid grazie alla discesa della curva e al miglioramento dei dati. "I tempi ormai sono maturi per alleggerire i divieti, appena si svuotano gli ospedali", ha spiegato il medico in un'intervista al Giornale. Le strutture sanitarie, secondo lui, dovrebbero ricominciare a "respirare" tra qualche settimana. 

 

 

 

Sull'obbligo di mascherina, invece, Rasi ha spiegato: "La mascherina, come barriera fisica, mantiene una grossa importanza nei trasporti e nei luoghi di assembramento. Gli italiani hanno buon senso e sanno bene dove usarla e dove no". Parlando dell'obbligo vaccinale, poi, ha aggiunto: "Se fosse stato introdotto tre o quattro mesi fa sarebbe stato fondamentale. Ora non convincerà la componente della popolazione contraria al vaccino per ideologia. Siamo dinnanzi a uno zoccolo duro, per fortuna minoritario, che sta già beneficiando della situazione positiva creata da chi ha fatto il proprio dovere di cittadino".

 

 

 

L'ex direttore dell'Ema, infine, ha fornito qualche data: "Io credo che fino al 10-15 marzo, finché non si svuotano i reparti, ogni vaccino fatto contribuisce a una riduzione del rischio di circolazione del virus. Ma se il virus non circolasse più non ha senso tenere l'obbligo del green pass, anche per gli over 50. Va archiviato sperando che non ce ne sia più bisogno". Adesso, secondo l'esperto, dovremmo solo attrezzarci per proteggerci eventualmente in futuro: "Fin da ora dobbiamo investire in misure strutturali, interventi non farmacologici. Bisogna adottare varie soluzioni per rendere gli ambienti salubri, adottare sistemi di ventilazione in ogni scuola".

 

 

 

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