Green pass, "il giorno della vergogna": "Putin bombardaci". Chi c'è dietro questo tweet
Insulti al governo e rivendicazioni di orgoglio: no vax e no green passi "celebrano" a modo loro il #GiornodellaVergogna, la protesta scattata su Twitter con tanto di tradizionale hashtag dedicato per dire no all'obbligo di Green pass sul posto di lavoro, scattato oggi 15 febbraio per tutti gli ove 50. L'hashtag ovviamente è entrato in tendenza a tempo di record, segno che sui social la mobilitazione funziona molto più che nella vita reale (la manifestazione organizzata ieri a Roma che in teoria doveva "bloccare la Capitale" è stata un flop con poco più di un centinaio di partecipanti)
Uno dei commenti "vip" più condivisi è stato senz'altro quello di Diego Fusaro: "Stiamo vivendo da due anni un giorno della vergogna dietro l'altro. E la massima vergogna deriva non già dalla perfida dei malvagi, ma dall'indifferenza dei più". Tra le centinaia di testimonianze di "ribelli", tanti sono quelli che si appellano alla Costituzione: "Una nazione in cui il lavoro passa da diritto a mezzo di ricatto non è una nazione civile. Un Governo che costringe i cittadini a scegliere tra la libertà e la sopravvivenza è criminale".
Da tanti tweet filtra un sentimento di rabbia che si avvicina pericolosamente all'odio: "Oggi 15 Febbraio, il giorno della Vergogna, over 50 in buona salute vengono discriminati e sospesi senza lavoro privati di ciò che serve per vivere, Colpa di una scelta politica fatta da Folli! Pagherete per tutto il male fatto. Pena anche per i loro datori di lavoro".
"Green pass infame, la massima vergogna". Diego Fusaro sbrocca, fino a dove si spinge il 15 febbraio
Anna Paci pubblica una sua foto: "Questa sono io. Over 50, non vaccinata. Ancora Libera e sana. Un governo di bestie, tutti. Fottetevi! Non mi avrete mai!". L'utente @gugogus scrive: "Il patto tra lo Stato ed il singolo si è incrinato. Mi avete tolto il lavoro, ma non mi avrete mai: MAI!". Addirittura, tal Birbo Luddynski scrive direttamente a Vladimir Putin, presidente russo che immaginiamo in queste ore in ben altre faccende affaccendato. L'utente scrive in inglese, per farsi meglio capire: "Sono una ragazza di 12 anni dall'Italia, orti mia mamma e mio papà perderanno il loro lavoro perché non sono vaccinati. Per piacere, mandate truppe e bombardieri". Siamo dalle parti del delirio.
Virna, invece, condivide una foto di Mario Draghi insieme al sindacalista della Cgil Maurizio Landini: "Uno doveva tutelare i lavoratori. L'altro gli italiani. Lascio a voi trarre le conclusioni. Non è più questo il paese per cui mio padre ha lottato, il paese libero che volevo lasciare ai miei figli. Non più". E Guido Martini sentenzia: "Oggi ci siamo, è "il giorno della vergogna". Il giorno in cui il governo, per tutelare la salute dei suoi cittadini over50 che non hanno voluto vaccinarsi, li lascia a casa senza stipendio impedendogli di lavorare. Così potranno morire non di Covid ma di fame".
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