Foibe, "urina sui cadaveri". Gennaro Sangiuliano denuncia l'orrore: video dell'orrore contro il Tg2
In Italia c'è "ridimensiona" il dramma delle Foibe, vedi Tomaso Montanari, e chi si prende il lusso di umiliare vittime e discendenti della brutale repressione titani in Istria e Dalmazia direttamente "urinando" nelle cavità carsiche teatro di una delle grandi atrocità della Seconda Guerra mondiale a lungo rimosse dalla storiografia ufficiale.
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Il gesto osceno è ripreso da un video pubblicato a commento di un post su Twiter del Tg2, per annunciare il proprio speciale proprio sulla sanguinaria repressione dei comunisti jugoslavi nel 1945, contro gli italiani del confine nord-orientale ritenuti genericamente "fascisti" ed eliminati con spietatezza scientifica. Urinare sulle Foibe, di fatto, equivale urinare sui cadaveri di chi lì è stato gettato, spesso ancora vivo, al tempo stesso per "cancellarlo" dalla faccia della terra e disprezzarne la carne e le origini italiane.
Anche per questo la provocazione social (se così si può si chiamare questo sfregio) fa ancora più male. E il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, da sempre in prima fila nel ricordare lo scempio titino e condannare le "dimenticanze" di molti storici di sinistra, è durissimo annuncia una querela. "Si tratta di un gesto volgare che offende non solo il nostro lavoro ma soprattutto la memoria di questa immane tragedia nazionale". "La memoria delle Foibe - prosegue il direttore -, dopo un lungo oblio, è diventata memoria condivisa. Questo è un valore dell’identità comune. Noi non ci lasceremo intimidire e continueremo a raccontare con scrupolo e dedizione alla verità il dramma delle Foibe e degli esuli".
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Tutto questo proprio nelle ore in cui si è scatenato un nuovo caso Montanari, rettore dell'Università per stranieri di Siena già finito qualche mese fa sul banco degli imputati per una sua minimizzazione del fenomeno storico. Stavolta sotto accusa un convegno dal titolo Us"L'università fa il suo mestiere, fa convegni scientifici. Solo nei paesi totalitari la politica giudica la scienza". E' la replica raccolta dall'AdnKronos di Tomaso MONTANARI, rettore dell'Università per Stranieri di Siena, alle critiche che gli sono piovute addosso per aver organizzato il convegno intitolato Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi dei Giorno del Ricordo. "L'università fa il suo mestiere, fa convegni scientifici - si difende lo storico dell'arte -. Solo nei paesi totalitari la politica giudica la scienza".