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Cosenza, le studentesse denunciano il prof per molestie: "Mi palpava il seno", "diceva 'quando ti do una botta'?"

Molestie sessuali

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I racconti di queste dodici studentesse che hanno denunciato le molestie sessuali da parte di un docente del loro liceo Majorana- Valentini di Castrolibero, scuola sulla collina che offre la vista dello stadio di Cosenza, sono agghiaccianti."Il professore mi ha palpato il seno", scrive una delle ragazze secondo quanto riporta La Repubblica. "Se volevo avere la sufficienza, dovevo dargli una mia foto nuda. Il professore, ancora, mi ha umiliata davanti ai compagni". Ora le giovani hanno creato una pagina Instagram "Callout", "Gridalo", in cui denunciano tre docenti dell'Istituto di istruzione superiore statale.  

 

 

Il più insistente è il prof di Matematica e Fisica. "Una volta, sulla discesa che porta al piazzale dei bus, quel prof mi ha visto dall'auto e ha abbassato il finestrino urlando: 'Che coda alta e lunga che porti, sembri proprio una bella cavalla e io ho tanta voglia di galoppare'", racconta Diana. "Dal secondo al quarto liceo", prosegue, "ha perpetrato costante violenza nei confronti miei e delle mie compagne. Continue allusioni sessuali, lui le chiamava battute, sulle nostre vite intime, la curvatura del nostro sedere, le dimensioni del seno. Diceva in classe che avrebbe fatto sesso con noi e nessuna, immerse com'eravamo nella cultura sessista di quella scuola, ha davvero pensato potessero essere violenze".

 

 

"Durante i compiti in classe",racconta una studentessa, "faceva spostare la mia compagna di banco e si sedeva per aiutarmi a prendere la sufficienza. Mentre mi spiegava cosa dovevo fare, poggiava la sua mano sulla schiena e scendeva. Io mi spostavo e dopo un po' lui riprendeva cercando il seno. Non riuscivo a fare e a dire nulla, alla fine del primo anno mi sono trasferita". 

"Quando venite a letto con me? Quando vi trovo in strada per darvi una botta?", insisteva il prof. Il quale "ha creato un ambiente tossico che è stato amplificato dai due colleghi e, la cosa peggiore, da molti studenti maschi che si sentivano legittimati a fare battute sulle tette e sui culi delle ragazze".

 

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