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Vaccino, "dobbiamo immunizzare anche loro": chi finisce nel mirino di Pfizer, entro fine febbraio...

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Andrea Cappelli
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Il vaccino anti - Covid per i bambini sotto i 5 anni potrebbe ricevere il «via libera» negli Stati Uniti entro fine febbraio. A darne notizia è il Washington Post, a detta del quale Pfizer e BioNTech avrebbero presentato già ieri alla Food and Drug Administration una richiesta di autorizzazione per l'uso di emergenza del siero per la fascia d'età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni. Stando a quanto riferito, sarebbe stata la stessa FDA (ente governativo Usa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, nda) a sollecitare le aziende a presentare domanda, consentendo alle autorità di regolamentazione di iniziare la revisione dei dati.

 

 

 

OBIETTIVO

Per quanto riguarda la commercializzazione in Italia, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ipotizza che le prime dosi possano arrivare in primavera: «Gli studi - ha dichiarato ieri - ci dicono che siamo vicini all'approvazione del vaccino per i più piccoli. Attendiamo gli esiti e le indicazioni scientifiche degli enti regolatori, quando arriverà l'autorizzazione avremo un'arma in più. Anche perché - ha proseguito Costa, parlando ai microfoni di SkyTg24 - purtroppo molti piccoli si stanno ammalando di Covid, quindi è un tema da affrontare e a cui dare una risposta. Avere un vaccino anche per questa fascia d'età significa avere un'arma in più per sconfiggere la pandemia». A commentare l'indiscrezione sono stati, tra gli altri, il virologo Roberto Burioni - che su Twitter parla di' buona notizia' - e Fabrizio Pregliasco, per il quale si tratta di «un utile strumento. Se fosse disponibile nel breve lo consiglierei a tutti ma immagino che quando arriverà saremo fuori da questa ondata e quindi dovremo prepararci a quello che verrà dopo». Per il il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano «i risultati intermedi che avevo avuto modo di leggere dimostrano ciò che per altro ci si aspettava e cioè un’ottima efficacia e un profilo di tolleranza che è in linea con quello già visto per le altre fasce di età. Fino ad ora, purtroppo - conclude con rammarico - meno del 40% dei genitori ha scelto di far vaccinare i figli in età pediatrica perché permane un elemento di diffidenza». Un recente studio effettuato da Pfizer sull’efficacia del vaccino per gli under 5 (il cui dosaggio è pari a un decimo di quello somministrato agli adulti) avrebbe dimostrato che il siero è sicuro e produce una risposta immunitaria, per quanto le due dosi utilizzate risultassero meno efficaci per i bambini tra i 2 e i 5 anni. Dopo avere ipotizzato l’utilizzo di tre dosi anche per questa fascia di età, la Food and Drug ha infine esortato l’azienda a presentare richiesta solo per due dosi: prima di autorizzare il booster si attenderanno gli esiti dei test sulla terza dose, previsti per marzo.

 

 

 

NUMERI BASSI

A oggi in Italia i numeri della campagna vaccinale nella fascia immediatamente superiore, quella dai 5 agli 11 anni, sono ancora piuttosto bassi. Consultando il sito del Governo (ultimo aggiornamento 1 febbraio) si evince che ad aver ricevuto almeno una dose tra gli under 12 è il 32% del totale (poco più di un milione di bambini), mentre solo il 13.84% ha completato il ciclo (505.391);i  guariti sono 396.398 (10.84%). Ad accelerare è la Regione Toscana, che ha promosso una campagna straordinaria di vaccinazione alla quale ha aderito, tra gli altri, l’ ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Questa domenica l’istituto aprirà le sue porte ai bambini dai 5 agli 11 anni, che potranno effettuare la prima o la seconda dose. Per creare un ambiente confortevole ad accompagnare i piccoli saranno i cagnolini della pet therapy e i clown. «Siamo felici - afferma il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini - di poter dare il nostro contributo a un’iniziativa così importante, per proteggere la salute dei bambini».

 

 

 

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