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Matteo Bassetti, tsunami su Speranza: "Omicron va veloce, più delle nostre misure", perché l'Italia è condannata

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"Anche oggi per il secondo giorno consecutivo calano i ricoveri. Negli ultimi 8 giorni, per ben 5 c'è stato il segno meno sulle terapie intensive": questo - secondo Matteo Bassetti - è il "segno inequivicabile" che abbiamo raggiunto il picco della quarta ondata. Il primario della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova lo ha scritto su Instagram, spiegando che "è iniziata la discesa verso una nuova fase. La fase della convivenza con il virus".

 

 

 

Ecco perché, secondo l'infettivologo, le regole restrittive, i divieti e le lunghe quarantene ancora in vigore "sono ormai anacronistiche". Non è la prima volta, comunque, che Bassetti si dice contrario alle restrizioni decise dal governo. Qualche giorno fa, sempre sui social, aveva scritto: "Occorre un cambio di passo per semplificare le regole assurde e incomprensibili su scuole, quarantene, tamponi, ricoveri ospedalieri e molti altri settori".

 

 

 

In un'intervista a Primocanale, poi, aveva ribadito: "È evidente che con questo sistema siamo in un lockdown indiretto e bisogna cercare di semplificare. Questo non significa andare in giro da positivi, ma si fa fatica a districarsi tra le regole". Una chiara presa di posizione rispetto alle decisioni assunte dal governo e dal ministro della Salute Roberto Speranza. Anche ieri, ospite di Domenica In, ha dichiarato: "Omicron va veloce, più delle nostre misure, eliminiamole o finiamo per complicarci la vita. La burocrazia sta fermando la scuola e il lavoro: con queste regole rischiamo il lockdown di fatto".

 

 

 

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