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Primavalle, stupro di Capodanno: "Tr***, putt***, non vali un ca***". L'orrore contro la ragazzina appena massacrata

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Sullo stupro di Primavalle, la violenza di Capodanno che risale al 31 dicembre 2020 e che coinvolge nipoti di noti politici e figli di una soubrette che lavora in tv, escono ora dettagli agghiaccianti. Il Corriere della Sera, infatti, pubblica le chat del branco, una lettura che fa male, durissima, in cui si usano parole orribili. Si parla quasi sempre di sesso, del loro successo muscolare, di violenza, di sopraffazione.

 

E si parla, ovviamente, della notte di follia e violenza. Dello stupro, dell'orgia a base di sesso e droga durante la quale una minorenne è stata abusata per ore. Subito dopo lo stupro, ecco che su WhatsApp il branco si scambia messaggi di questo tipo: "Tutto apposto mo sto a a cerca de sistema casa che ce nasino"; "Bello de zio ve siete divertiti"; "Si hahaha"; "Braviiii..."; "Te te sei divertito??? Ahahaha. Tutte tr... erano ahahahah". E ancora, in una testimonianza raccolta qualche giorno dopo, uno dei presenti alla violenza riferisce che uno degli arrestati, dopo la violenza di gruppo, aveva urlato alla vittima: "Non vali un c… Sei una tr..., una puttana".

 

Ma non solo, sempre riportate dal Corsera, ecco le chat di due delle amiche, che dialogano a ridosso della festa in un turbinio di bestemmie e farmaci. Si tenga conto che il primo messaggio è scritto da una 14enne: "La farmacia non aveva Rivotril (psicofarmaco, ndr). Porcoddd…"; "Oooke"; "Madonna p...". Dopo poco, un’altra amica chiede nella chat se ci saranno hashish e marijuana. "Portate da fumà? Io posso portà la bianca (cocaina, ndr) me sa". Un quadro desolante, inquietante e sconcertante.

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