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Bollettino 22 gennaio: contagi e ricoveri, piccola flessione. Ma Omicron non rallenta: il dato che puzza

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Continua la lieve discesa dei nuovi casi di Covid e dei ricoveri in ospedale. È ancora presto per parlare di fase discendente, dato che l’Italia è ancora nel pieno della quarta ondata legata a Omicron, la più contagiosa delle varianti emerse fino ad ora. Il bollettino di oggi, sabato 22 gennaio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 171.263 contagiati, 148.756 guariti e 333 morti a fronte di 1.043.649 tamponi analizzati.

Il tasso di positività, però, resta molto alto: è addirittura in aumento rispetto a ieri, essendo stato rilevato al 16,4% (+0,4), segno che il peggio non è ancora alle spalle. D’altronde ci sono oltre 2,7 milioni di cittadini attualmente positivi, e questi sono solo quelli tracciati ufficialmente, quindi in realtà sono molti di più. Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione è in leggera diminuzione e questa è certamente la notizia migliore: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -43 (19.442 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -31 (1.676) a fronte di 121 nuovi ingressi.

Tra l’altro sui pazienti Covid c’è da fare una distinzione importante: stando agli ultimi dati diffusi dall’Iss, il tasso di ricoveri in terapia intensiva per gli over 12 è di 31,3 casi ogni 100mila per i non vaccinati, 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100mila.

 

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