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Covid, spunta il certificato "booster": cos'è e dove serve. La nuova restrizione apparsa nel Dpcm

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Non solo il green pass base e quello rafforzato: adesso spunta anche il pass cosiddetto booster, la certificazione verde cui possono aspirare solo i triplo-vaccinati. Il decreto del 24 dicembre lo ha introdotto, il dpcm di ieri sulle attività accessibili solo con pass lo ha ribadito. La definizione, come sottolinea il sito di Nicola Porro, è apparsa anche nella Faq del governo dedicate alle norme sull'applicazione del certificato.

 

 

 

“A cosa serve il green pass booster?”. La risposta del governo è: “Dal 30 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice soltanto muniti di green pass booster, rilasciato dopo la somministrazione della dose di richiamo”. Il pass booster, quindi, serve solo per accedere a case di riposo. Almeno per il momento. Questo particolare certificato, comunque, si può ottenere o con terza dose oppure con un tampone antigenico rapido o molecolare, effettuato nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al Sars-CoV-2. 

 

 

 

L'ipotesi, però, è che questa nuova certificazione possa presto essere allargata anche ad altre attività. Tra l'altro, l’app VerificaC19, quella usata per controllare il green pass, sarebbe già in grado di “riconoscere la validità dei certificati utilizzando l’impostazione booster presente nel menu ‘Tipologia di verifica'".

 

 

 

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