Bollettino 18 gennaio: nuovo record di contagi, 434 morti. Dopo l'inganno di ieri, fin dove si spinge Omicron
I dati degli ultimi giorni avevano fatto sperare che l’Italia avesse già superato il picco dei nuovi casi di Covid, e invece oggi è stato ritoccato ulteriormente il record, segno che ancora non siamo nella fase discendente. Gli 83.403 contagi di ieri avevano tratto in inganno: era chiaro che fosse un numero fortemente sottostimato per via del solito crollo dei tamponi analizzati legati al fine settimana, però quella arrivata oggi è una mazzata.
Il bollettino di martedì 18 gennaio rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 228.179 contagiati, 220.811 guariti e 434 morti a fronte di 1.481.349 test, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15,4 per cento (uguale a quello di ieri). Si tratta del nuovo record di casi giornalieri dall’inizio della pandemia, così come quello dei decessi è il dato più alto registrato finora in questa quarta ondata: segno che i non vaccinati stanno cadendo come mosche al cospetto della variante Omicron, che qualcuno forse ha scambiato per uno scherzo.
Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua ad aumentare, non tanto sulle terapie intensive (grazie al vaccino che salva dallo sviluppo della malattia grave, non a caso in Italia il 69,5% della popolazione interessata è coperta dalla terza dose) quanto invece sui reparti di area non critica: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +220, mentre quello dei ricoverati in rianimazione è -2.