David Sassoli, "vanità e miseria di fronte alla tragedia": chi si deve veramente vergognare
Aldo Grasso, sul Corriere della sera, ha commentato l'addio a David Sassoli con qualche spunto polemico. "Sarebbe bello che nel ricordo di David Sassoli la televisione gli dedicasse un po' di sincero rispetto, al di là del cordoglio di maniera. Per un po' di tempo ci piacerebbe vedere conduttori con un più alto senso di responsabilità, in grado di trattare con leggerezza anche le cose più gravi (una ola con Fiorello, per esempio), di mettere il proprio ego smisurato al servizio dell'uscita dalla pandemia, di rifuggire dalle pagliacciate", scrive Grasso.
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"Tutti amici di David, tutti sodali con il suo spirito europeista, tutti in coro sarai sempre con noi, poi alla prima occasione eccoli invitare in studio i corifei delle fake news (spacciati come fatti) o quelli che hanno sempre disprezzato il Parlamento europeo o quelli che danno spazio alle ragioni dei no vax (senza pensare alla cattiveria, allo sciacallaggio, alla mancanza di rispetto con cui sui social è stata celebrata" la morte di Sassoli dai no vax)", scrive sempre Grasso senza fare nomi.
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"Tutti a ricordare la militanza giornalistica dello scomparso, la sua idea di informazione, il suo senso della misura e poi via al Grand Guignol di sempre, via alle risse, via agli ospiti incaricati di accendere la miccia, via alla fiera del disagio. Tutti a esaltare la sua popolarità, portata con semplicità, ironia e discrezione, e poi servirsi di lui per accrescere la propria popolarità, con la frase a effetto, con le belle parole. Anche di fronte alla tragedia, c'è sempre spazio per la vanità e la miseri", conclude così amaramente Aldo Grasso.