Bollettino 13 gennaio, 316 morti. Ma tre indicatori suggeriscono la "fuga" di Omicron: si vede la luce
Diminuiscono i nuovi casi di Covid, il tasso di positività e i ricoveri in terapia intensiva. Sono queste le tre buone notizie registrate nel bollettino di giovedì 13 gennaio. I dati diffusi dal ministero della Salute parlano di 184.615 nuovi casi (ieri 196.224) e di 316 decessi (il più alto della quarta ondata, ieri 313). Cifre che portano il totale da inizio pandemia a rispettivamente 8.155.645 contagi e 140.188 vittime. Nelle ultime 24 ore le persone guarite o dimesse sono 82.803 (ieri 108.198), mentre gli attuali positivi risultano essere in tutto 2.323.518, pari a +101.458 rispetto a ieri (+87.921 il giorno prima).
Calano però i tamponi totali, tra molecolari e antigenici. Questi ultimi sono stati infatti 1.181.179, ovvero 9.388 in meno rispetto alla giornata precedente. Come detto prima si registra il segno meno anche di fronte al tasso di positività, che passa dal 16,5 al 15,6 per cento. Anche se aumentano le degenze in area medica, diminuiscono di poco quelle in rianimazione. Si tratta della seconda volta consecutiva.
I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono così +339 (ieri +242), per un totale di 17.648 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono invece -1 (ieri -8), portando il totale dei malati più gravi a 1.668, con 1556 ingressi in rianimazione (ieri 156). Una curva, quella di oggi, che continua a scendere nonostante la capacità della variante Omicron di essere estremamente infettiva. Almeno rispetto alle precedenti mutazioni del virus.