Papa Francesco, altra bomba: "Parcheggiati in una religione che non scalda il cuore", terremoto in Vaticano
Una frase che sta facendo molto discutere quella, durissima, pronunciata da Papa Francesco nel corso dell'Omelia dell'Epifania. Una frase su cui si concentra Il Foglio, che a quanto accaduto dedica un commento. "Quando meno te l'aspetti, Papa Francesco approfitta per dare un'altra sferzata alla Chiesa un po' ripiegata su se stessa, poco dinamica e ancor meno missionaria nel senso più alto del termine", ricorda il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.
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"A che punto siamo nel viaggio della fede?", ha infatti domandato il Pontefice davanti a cardinali e vescovi convenuti nella basilica vaticana. "Non siamo da troppo tempo bloccati, parcheggiati dentro una religione convenzionale, esteriore, formale, che non scalda più il cuore e non cambia la vita? Le nostre parole e i nostri riti innescano nel cuore della gente il desiderio di muoversi incontro a Dio oppure sono 'lingua morta', che parla solo di se stessa e a se stessa? È triste quando una comunità di credenti non desidera più e, stanca, si trascina nel gestire le cose", ha affermato Papa Francesco.
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Come detto, quelle del Pontefice sono state parole molto dure, pesanti, tostissime. Bergoglio infatti denuncia il "funzionalismo clericale" e lo imputa alla "crisi della fede nella nostra vita e nelle nostre società". Una crisi che, come rimarca Il Foglio, "ha anche a che fare con la scomparsa del desiderio di Dio", con "il sonno dello spirito". Il risultato, ha aggiunto, sono "le persone chiuse, vescovi chiusi, preti chiusi, consacrati chiusi". Parole che, va da sé, stanno sollevando più di un dubbio, più di un interrogativo e più di una polemica in Vaticano.