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Roma, si fidanza con la modella: conto svuotato in 2 anni. Trema l'alta borghesia: chi è quest'uomo

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Una relazione malata, forse in piedi solo per i soldi. Di lui. Per questo un 52enne nobile romano ha deciso di portare in tribunale l'ex compagna, una modella di 36 anni originaria dell'Europa dell'Est, bellissima, spietata e forse un po' furbetta. Il dubbio, leggendo la ricostruzione del Messaggero, è lecito. L'uomo, piuttosto ingenuo per la verità, sostiene di avere regalato alla fidanzata svariate decine di migliaia di euro, comprese auto, extra lusso, un bed & breakfast, bonifici e vacanze esclusive, e ora la accusa di averlo manipolato solo per mettere le mani sui suoi soldi. Siamo dalle parti della circonvenzione d'incapace per ragioni sentimentali, insomma, o giù di  lì. 

 

 

Il nobile aveva conosciuto la modella nel 2019 in un famoso locale della Capitale, e i due hanno iniziato a fare coppia fissa. Il rapporto economico però era unidirezionale: lui pagava, lei godeva dei benefici. Tra i generosi cadeau del maturo innamorato, spiccavano vacanze nei più prestigiosi hotel di Milano, San Diego, Beverly Hills, Montecarlo, Cannes, Svizzera, Maldive, Dubai, Argentario, Ponza ("La donna chiedeva di alloggiare in alberghi di lusso", specifica il legale del nobile), bonifici (80mila euro in tutto), un'auto di lusso (una Mercedes Gle d4matic da 82mila euro), un B&B voluto da lei del valore di 50mila euro, addirittura l'uso di carte di credito con tanto di transazioni verso un conto intestato alla donna (per 42mila dollari). E ovviamente una casa in affitto a Piazza di Spagna. Risultato; il conto corrente dell'uomo si è ben presto prosciugato,

 

"Le capacità manipolative di questa persona - spiega l'avvocato del nobile - rivolte a una persona già fragile caratterialmente le hanno consentito di percepire un profitto illegittimo attraverso condotte penalmente rilevanti". Tra i messaggi che la ragazza inviava al compagno, passaggi come questo: "Sei un uomo senza cervello. La donna è un fiore che deve essere protetta e venerata ogni secondo. Io sono così bella e giovane e devo subire questo schifo". Un tono perentorio che trovava la condiscendenza del signore: "Scusa, sarò profondo con le scuse. Lunedì mattina vado in banca e pago la macchina, l'affitto è pure pagato, sarò un pezzo di m***a ma ti amo. Tu sei un fiore".

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