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Bollettino 6 gennaio: tsunami-Omicron, 220mila nuovi contagi. Ospedali al collasso: “Verso il codice nero”

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Il giorno dopo il Consiglio dei ministri in cui è stato deciso l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, il bollettino fotografa una situazione epidemiologica sempre più allarmante. È vero che l’Italia ha un alto tasso di vaccinati e che la variante Omicron è meno aggressiva sotto il profilo dello sviluppo della malattia, ma al tempo stesso con così tanti casi di Covid la pressione sugli ospedali è destinata a salire a livelli critici.

Il bollettino di oggi, giovedì 6 gennaio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 219.441 contagiati, 46.770 guariti e 198 morti a fronte di 1.138.310 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 19,3 per cento (+2 rispetto a ieri). Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la pressione continua ad aumentare: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +463 (13.827 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +39 (1.467) a fronte di 177 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono invece saliti a 1.593.579.

Nel frattempo dall’Ordine dei Medici di Napoli è arrivato un primo disperato appello rivolto al governo: “La situazione è critica, ci serve aiuto ora. Roma decida una misura drastica. Né all’indomani del primo lockdown, né nella seconda e terza ondata, la situazione è stata tanto grave, rischiamo di perdere il controllo. Se vogliamo evitare il peggio si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”.

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