Andrea Crisanti, "Omicron e Delta conviveranno". Profezia sul Covid, a quanti morti arriveremo
La variante Omicron non rappresenta la fine della pandemia secondo Andrea Crisanti, direttore di microbiologia e virologia dell’ospedale universitario di Padova. Sentito dalla Stampa, l’esperto ha spiegato che “Omicron coesisterà con Delta perché chi si infetta con la nuova variante sviluppa anticorpi che non neutralizzano la vecchia”. Insomma, “resterà sempre una fetta minoritaria di contagiati con Delta, per cui servirà un vaccino aggiornato che funzioni contro tutte le varianti”, ha sottolineato Crisanti. Che ha spiegato: “La diffusione di Omicron è così veloce perché non trova sufficiente contrasto nei vaccinati. La maggior parte degli italiani non ha ancora la terza dose, alcuni non ne hanno nessuna e la nuova variante scappa in parte ai vaccini”.
Green pass, "estensione a gennaio". Conferme dal governo: lockdown di fatto per milioni di italiani
Per il microbiologo, poi, la Omicron finirà per contagiare tutti in Italia “se non si impongono mascherine Ffp2 sui trasporti e al chiuso, se non si monitorano con termoscanner e test periodici le scuole e i luoghi di lavoro e se non si impediscono nei ristoranti tavoli superiori a sei e di non famigliari”. Inutile, a suo dire, il lockdown per i no vax: “Quella della Germania è una favola: difficile capire se contino più i non vaccinati a casa dei nuovi vaccinati”.
La quarantena di cinque giorni, poi, è stata definita una “follia” dal virologo: “Va consentita solo col molecolare. L’antigenico, anche pensando alle code di questi giorni, è poco affidabile per fungere da lasciapassare”. Secondo una sua previsione, comunque, prossimamente potremo arrivare anche a “350 morti al giorno se continua così”.