Omicron, uno tsunami sull'Italia: "Tampone per i vaccinati", Draghi anticipa le misure estreme
Mario Draghi ha anticipato alcuni dei temi che verranno affrontati nella cabina di regia di domani, giovedì 23 dicembre. La variante Omicron sta aprendo una nuova fase della pandemia, anche se in Italia i suoi effetti non si sono ancora palesati: non ci si può però cullare sugli allori, perché intanto la fiammata della Delta ha prodotto oltre 30mila nuovi contagi nelle ultime 24 ore. “Si valutano mascherine all’aperto e tamponi per i vaccinati”, ha dichiarato il premier, sottolineando però che “ogni decisione sarà guidata dai dati, non dalla politica”.
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Di certo l’introduzione dei tamponi per i vaccinati rischia di essere molto impopolare, oltre che punitiva nei confronti di chi ha fatto il proprio dovere: “Non è esclusa l’applicazione del tampone perché c’è un periodo nel green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce rapidamente - si è giustificato Draghi - e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo può essere utile il tampone, dobbiamo cercare in tutti i modi di rallentare la diffusione del virus”.
Quindi è chiaro di cosa si discuterà in cabina di regia e quale sarà il punto fermo del premier: “Ho detto più volte che dobbiamo difendere la normalità, ciò significa niente chiusure, scuola in presenza, socialità soddisfacente. Per farlo però dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili, intanto invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e a fare la terza dose, oggi è questa la priorità”.