Zona arancione, le cifre del bollettino e la brusca accelerata: 9 regioni a rischio, mezza Italia in semi-lockdown?
Capodanno in zona arancione? Diverse Regioni rischiano questo scenario a causa del forte incremento di contagi nelle ultime otto settimane. Il tutto senza essere stati ancora inondati dallo tsunami Omicron, che nel frattempo sta mettendo in ginocchio la Gran Bretagna. Basti pensare che l'ultimo bollettino registra 30.798 contagi e 153 morti. Al momento quelle che rischiano di più, come riporta il Messaggero, sono le province autonome di Bolzano e Trento, ma anche tutte le Regioni che sono già in zona gialla: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto; e quelle che ci si stanno avvicinando, ovvero Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna.
Le feste in arrivo, Natale e Capodanno, non aiutano. Il medico Guido Rasi ha già emesso la sentenza: "L'Italia si sta avvicinando alla zona arancione". Una previsione nera di cui ha parlato pure Luca Zaia in Veneto: "Il nostro modello dice che fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita con i contagi e pian piano ci avviciniamo all'area arancione". A preoccupare non è solo il dato sui contagi, ma anche quello su ricoveri e morti: come rilevato nell'ultimo monitoraggio Iss, i ricoveri in intensiva sono passati da 811 della scorsa settimana a 917 in 7 giorni, mentre quelli ordinari hanno fatto un balzo di mille unità, passando da 6.333 a 7.338.
Per passare dalla zona gialla alla zona arancione ci deve essere un'incidenza superiore ai 150 casi ogni 100mila abitanti, il 30% di posti letto occupati nei reparti ordinari e il 20% nelle terapie intensive. Per la zona rossa, invece, l'incidenza deve essere sempre superiore ai 150 casi ogni 100mila abitanti, mentre i posti letto occupati nei reparti ordinari e nelle terapie intensive salgono al 40 e 30%. Cosa cambierebbe in zona arancione? In realtà ci sarebbero nuove restrizioni solo per i non vaccinati. Senza vaccino o guarigione dal Covid, per esempio, non si potrà prendere il caffè al bancone, mangiare all’aperto in un ristorante o entrare nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Inoltre, sarà necessario almeno un tampone per uscire dal proprio Comune di residenza.