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Omicron, "dopo Natale non si riapre": la decisione estrema, un dossier sul tavolo del governo

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Allungare le vacanze scolastiche di Natale. È questa una delle ipotesi su cui sarà chiamata a rispondere la cabina di regia convocata da Mario Draghi. Da giorni, infatti, con i contagi sempre più alti, sono tanti gli esperti in pressing affinché i piccoli non vaccinati tornino in classe con qualche giorno di ritardo. Prima era stato Massimo Galli a esortare l'esecutivo, perché "i bambini sotto i 5 anni che non sono vaccinati contro il coronavirus hanno un maggior rischio di diffondere l’infezione" e, quindi per l'infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano "non sarebbe male" che le scuole chiudessero ancora per un po'.

Stesso discorso da Walter Ricciardi, niente di meno del consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che aveva evidenziato come "gennaio sarà un mese particolarmente problematico" e "nelle scuole la variante Omicron trova una prateria sconfinata". Al punto che anche il microbiologo Andrea Crisanti aveva indicato l'estensione delle vacanze natalizie degli studenti una possibile misura di mitigazione. 

Queste le ragioni per cui la cabina di regia potrebbe vagliare l'ipotesi. Almeno per gli asili, visto che i piccoli fino ai 5 anni non hanno accesso alle vaccinazioni, e per il ciclo primario dove le somministrazioni sono appena iniziate. Alcuni istituti hanno già anticipato il governo. A Roma, l'istituto Gesù e Maria al Fleming è tornato in Dad fino al 23 dicembre. Provvedimenti simili anche Firenze e Arezzo, oltre che in alcune del Cilento. Per non parlare poi della città di Benevento, dove il sindaco Clemente Mastella ha anticipato la chiusura di tutte le scuole. Intanto il premier e i ministri stanno già pensando al ritorno dell'obbligo della mascherina all'aperto in tutto il Paese, alla riduzione del Super green pass e all'obbligo di test per vaccinati e guariti su cui però il dibattito non manca.

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