Veneto "zona gialla dalla mezzanotte", la mossa di Luca Zaia: due giorni d'anticipo, il Covid picchia duro
Non più il 20 dicembre, Luca Zaia ha deciso di anticipare la zona gialla e così in Veneto saranno obbligatorie, dalla mezzanotte del 17 dicembre al 16 gennaio, le mascherine all'aperto e i test ai sanitari ogni quattro giorni. L'ordinanza contenente "principi e raccomandazioni" è stata illustrata dal governatore esclude dall'obbligo di indossare la protezione individuale solo i bambini sotto i sei anni e i soggetti con patologie e disabilità. "Oggi - ha confermato il presidente di Regione - presentiamo un documento che anticipa la zona gialla: non stravolge la vita ai cittadini. Si tratta di un'ordinanza che introduce uso della mascherina in tutti luoghi all'aperto a eccezione dei bambini sotto i 6 anni e persone escluse per patologie. Obbligo già vissuto".
Stretta anche su tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari, a cui viene aumentata a quattro giorni la frequenza dei test anti-Covid e non più a dieci come era precedentemente, a prescindere dallo stato di vaccinazione. Lo stesso per i degenti ricoverati. Un'anticipazione, quella di Zaia, quasi dovuta. Il Veneto, infatti, supera i 5 mila nuovi casi Covid in 24 ore secondo il bollettino di Azienda Zero. Nel dettaglio sono 5.577 i nuovi positivi per un totale di 570.842 e oltre 57mila gli attuali positivi (57.038) con 9 decessi.
Assieme al Veneto, anche la Liguria e la provincia di Trento passeranno in zona gialla. Una misura che dovrebbe scattare già dal 20 dicembre, proprio a ridosso del Natale. A salvarsi, almeno al momento, Lombardia ed Emilia Romagna che rimangono in zona bianca, mentre le Marche andranno invece nella zona gialla il 27 dicembre. A firmare l'ordinanza per le altre Regioni potrebbe essere il ministro della Salute Roberto Speranza nella giornata di venerdì 17 dicembre.