Ravanusa, i morti del crollo della palazzina sono 7. "La pioggia e il metano": ipotesi sconcertante sull'esplosione
Salgono a sette i morti del crollo delle palazzine di Ravanusa, ad Agrigento: dalle macerie del disastro di sabato sera sono stati estratti altri 4 corpi. Una strage annunciata, sostiene qualche testimone riferendo della puzza di gas che qualche residente aveva avvertito nell'ultima settimana. La signora Rosa Carmina, prima estratta viva dall'edificio, aveva però smentito con veemenza l'esistenza di qualsiasi "precedente" in questo senso. Resta una certezza: la Procura di Agrigento, per bocca del capo dei pm Luigi Patronaggio, indaga per "omicidio colposo" e "disastro colposo", "tutte le piste restano aperte" anche se quella più probabile resta la fuga di gas da una tubatura cittadina.
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Cosa abbia determinato la formazione di una sacca di metano così ingente da provocare un "effetto Beirut", come spiegato dagli esperti arrivati sul posto ("Raramente ho visto cose simili", ha ammesso il comandante provinciale dei vigili del fuco di Agrigento, Giuseppe Merendino), resta ancora da stabilire. Forse uno smottamento (la zona è soggetta a frane) o il maltempo, con la pioggia caduta nei giorni precedenti, potrebbe aver causato una sorta di tunnel sotterraneo in cui il gas si è infiltrato, creando la sacca di metano a cui è bastato un debole innesco (l'accensione di un'auto o la chiamata di uno degli ascensori delle palazzine o una semplice sigaretta) per far esplodere letteralmente il quartiere.
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Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che la frana possa aver letteralmente divelto le tubature, dando il La a un "evento di dimensioni eccezionali", come sottolineano gli investigatori, precisando che l'esplosione "ha provocato fessurazioni nel terreno, nella rete fognaria e nei palazzi, spazi nei quali si è insinuato il gas generando incendi che si sono protratti per ore", scrive il Messaggero. Nelle ore precedenti al disastro, al di là di possibili lamentele private, nessun cittadino della zona aveva segnalato a Italgas anomalie di sorta. La concessionaria fa sapere che "da una prima immediata analisi dell'evento", sarebbero emersi due elementi rilevanti: "La rete di distribuzione di Ravanusa è stata ispezionata interamente sia nel 2020, sia nel 2021. E non risultano segnalazioni di alcun tipo giunte nell'ultima settimana al servizio di pronto intervento che lamentassero perdite di gas".
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