Mauro da Mantova col Covid, Cruciani: "Che saturazione aveva arrivato in ospedale". L'orrore segreto: "Convinto dal noto primario"
La vicenda di Mauro da Mantova, l'ascoltatore "estremo" de La Zanzara, su Radio24, ha sconvolto l'Italia. Ed è lo stesso Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione insieme a David Parenzo, a raccontare di aver convinto il 61enne "complottista infernale" e irriducibile no vax a ricoverarsi perché vittima del Covid. Una decina di giorni fa, in radio, l'uomo si vantava in radio: "Sono al supermercato, a starnutire, senza mascherina e con la febbre a 38". Di fatto, un untore. A Curtatone, in provincia di Mantova, nelle ultime ore sono esplosi i contagi. Nel frattempo, Mauro è finito in ospedale nella vicina Borgo Trento (Verona), ed è stato intubato.
Cruciani lo aveva invitato prima a tornare a casa ("Ma sei pazzo, non si fa così..."), quindi, in privato, a farsi ricoverare. Ma Maurizio Buratti, questo il suo vero nome, ha voluto resistere fino all'ultimo, anche contro ogni evidenza. "Era tutta la settimana che ci sentivamo al telefono - spiega Cruciani a Il Giorno -, nonostante avesse la saturazione dell'ossigeno a 74. Mi stupisco che ancora parlasse al telefono. Ma Mauro è così, ha una pellaccia. Grande e grosso. Ha anche altre patologie". "Che vuoi che sia?", rispondeva Mauro. "Stava sempre peggio e la saturazione scendeva. Ho chiamato un primario, molto noto in questi tempi di Covid che segue La Zanzara e di cui non faccio il nome, e gli ho chiesto di convincerlo", ammette Cruciani. "Alla fine lo ha ascoltato, ma nonostante avesse un filo di voce continuava a ripetere a Mantova non ci vado, lì ci sono troppi comunisti, non sanno nulla".
Per questo si è recato da solo, in auto, a Borgo Trento. "Quando è arrivato aveva la saturazione dell'ossigeno a 56". Prima di essere intubato, ricorda ancora Cruciani, "mi ha mandato un audio. 'Mi hanno diagnosticato la polmonite bilaterale, pare sia Covid'". Non gli ha detto di essere pentito, come accade a molti no vax che vedono per la prima volta l'orrore di un reparto con i propri occhi. "E credo che non lo direbbe mai", sentenzia Cruciani, che a sua volta ribadisce di non sopportare "chi vuole dare lezioni. Non faccio lo scienziato, non do consigli a nessuno, io semplicemente esprimo le mie idee. Punto. La scienza è qualcosa che si può discutere. L'unica cosa che dico è che il vaccino protegge". Bocca cucita, però, sul fatto se sia vaccinato o meno: "Sono per la libertà vaccinale e sono contro la discriminazione di chi non si è vaccinato. Ecco ognuno dev'essere libero. Sempre e comunque".
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