Cerca
Logo
Cerca
+

Covid, il report dell'Iss, aumentano ricoveri e incidenza: le regioni che rischiano di andare in zona gialla

 Reparto Covid

  • a
  • a
  • a

Salgono i ricoveri e sale anche l'incidenza del Covid e potrebbe presto cambiare la mappa a colori dell'Italia. E' quanto emerge dal monitoraggio della cabina di regia di cui l'Iss ha diffuso i dati principali. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è all'8,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre) vs il 7,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 novembre)", si legge. "Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre) vs il 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre)".

Sale l’incidenza del Covid mentre scende, seppure di poco, l'indice Rt medio, che però si mantiene sopra 1. "L'incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (03/12/2021-09/12/2021) vs 155 per 100mila abitanti (26/11/2021-02/12/2021)" .Nel periodo "16 novembre – 29 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,06 – 1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. É in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021 vs Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021)".

Dal report emerge anche che è in "forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 vs 30.966 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% vs 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% vs 22%)".  

A fronte di questi numeri in Italia 20 regioni risultano classificate a rischio moderato e tra queste cinque "sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una regione (Molise) è classificata a rischio basso". Dodici tra Regioni e Province autonome, "riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza". 

La Calabria, in particolare, è a forte rischio di passare dalla zona bianca a quella gialla: i valori dell'occupazione dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva risultato oltre il limite del 15% e del 10% previsti per far scattare il passaggio di colore. La Calabria ha fatto registrare 16,8% e 11,8% rispettivamente, con un'incidenza settimanale a 119 casi su 100mila. La Calabria seguirebbe così il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano già in zona gialla. La provincia autonoma di Trento, con 14,9% di occupazione per l'area medica e e 16,7% per le terapia intensiva è a un soffio dalla zona gialla. Ci sono altre regioni e province autonome che superano il parametro limite per le terapie intensive: Liguria, Marche e Veneto.

"Ora è il momento di impegno per non vanificare gli sforzi fin qui profusi", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "per contenere la circolazione del virus e sostenere la fiducia, elemento determinante insieme a riforme e investimenti per assicurare le basi per una crescita duratura e diffusa". 

Dai blog