Bollettino 3 dicembre, 17mila contagi e 74 vittime. Allarme in corsia, non solo no-vax: "Chi sono i nuovi casi"
Salgono, seppure di poco, i contagi e i decessi da coronavirus registrati nel bollettino di venerdì 3 dicembre. Sono rispettivamente 17.030 i nuovi casi, a fronte dei 16.806 di ieri, e 74 le vittime contro le 72 del giorno precedente. Sale così ad almeno 5.077.445 il numero di persone che hanno contratto il virus da inizio pandemia e 134.077 quelle che hanno perso la vita. Nella giornata di oggi sono 9.658 i pazienti usciti dall’incubo Covid (ieri 7.650). Gli attuali positivi risultano dunque essere in tutto 216.154, pari a +7.283 rispetto a ieri. Cifre che vedono invece diminuire di 91.017 i tamponi tra molecolari e antigenici, che sono stati 588.445.
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Il ministero della Salute registra anche un aumento del tasso di positività che passa dal 2,5 al 2,9 per cento. Prosegue anche l'aumento delle degenze in ogni area. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +87 (ieri +50), per un totale di 5.385 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +10 (ieri +12), portando il totale dei malati più gravi a 708, con 60 ingressi in rianimazione (ieri 55).
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Oltre ai numeri, a far preoccupare è l'età sempre più giovane dei nuovi casi. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, spiega che la maggior parte è "sotto i 20 anni e fra 30 e 50enni, soprattutto dove ci sono sacche di non vaccinati". Intanto la crescita graduale della curva epidemiologica, porta al passaggio di nuove Regioni in zona gialla. Dopo il Friuli-Venezia Giulia tocca a Bolzano, mentre la Lombardia resta bianca almeno per un'altra settimana. Preoccupano anche l'Emilia-Romagna, le Marche e la Valle D’Aosta, che potrebbero cambiare coloro ancor prima di Natale.