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Covid, un "diluvio" di zone rosse: la nuova mappa che terrorizza l'Italia, il fantasma del lockdown

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L’intera Unione Europea è piombata in area rossa o rosso scuro, fatta eccezione per alcune zone di Italia e Spagna che sono considerate ancora in giallo, quindi a rischio non elevato di contagio. È quanto emerge dalla mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, secondo cui nei prossimi mesi oltre la metà dei casi di Covid che verranno registrati in Europa saranno riconducibili alla variante Omicron.

 

 

Quest’ultima è ancora in fase di studio, ma dai dati finora disponibili è evidente che potrebbe avere un “sostanziale vantaggio di crescita” rispetto alla Delta. Al momento, però, sebbene risulti essere più contagiosa, non sembra indurre un maggiore sviluppo della malattia grave. Attualmente i casi di Omicron ufficialmente rilevati in Europa sono soltanto 70 e sono sparsi fra 13 Paesi, ma i modelli matematici elaborati dall’Ecdc fanno credere che nei mesi a venire la nuova variante diventerà predominante anche nell’Unione.

Nel frattempo la mappa del contagio conferma che quella dell’Italia è ancora una delle poche situazioni epidemiologiche sotto controllo: sono considerate aree gialle Basilicata, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Le restanti regioni sono rosse, nessuna invece è rosso scuro. Per il momento la massima incidenza europea dei contagi si registra in Germania, Irlanda, Grecia e nei Paesi dell’Est.

I dati settimanali elaborati da Gimbe non fanno però dormire sonni tranquilli neanche all’Italia: contagi e decessi sono aumentati rispettivamente del 25,1% e del 14%, mentre i ricoveri in reparti Covid del 13,7% e quelli in terapia intensiva del 22%. Inoltre i casi sono cresciuti per la sesta settimana consecutiva, con la media giornaliera che è quintuplicata in 45 giorni.

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