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Greta Beccaglia, impensabile Giancarlo Gentilini: "Se una donna ti scul*** davanti...", la sua "censura"

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Sul caso Greta Beccaglia, la giornalista sportiva molestata in servizio dopo il match Empoli-Fiorentina, interviene l'ex sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini: "Io censuro completamente quanto accaduto alla giornalista fuori dallo stadio, quella ragazza ha ragione. Ho fatto il legale per 40 anni e per 10 il sindaco, non mi sono mai permesso di toccare a nessuno neanche un capello, io credo che al lavoro non siano permessi gesti di questo tipo, che sono contrari al mio vangelo che è 'Dio, patria e famiglia'", precisa.

 

 

 

Nel 2012 da vicesindaco a Treviso, Gentilini però si era attirato le ire delle femministe per aver minimizzato su un episodio analogo: "Non mi ricordo di aver detto che una semplice pacca sul sedere non è un atto di violenza sessuale", spiega sempre Gentilini. Ma poi dice la sua parlando in generale rilasciando dichiarazioni che creeranno ulteriori polemiche: "Se queste cose sono accettate dalla donna allora, però, è un'altra cosa. Io voglio dire che se una donna scul*** davanti, e attira la voglia e la carica del maschio, allora siamo fuori dal tema" della violenza sessuale. Se il gesto scurrile viene fatto in altre situazioni, come nel caso di Empoli, è da censurare, non confondiamo ebrei e samaritani, dicevano i miei nonni", precisa.

 

 

 

Infine affronta il tema del Covid in Veneto che rischia di passare in zona gialla: "E' difficile obbligare gli italiani a vaccinarsi? Io saprei come fare, come quando a Treviso ho messo la tassa sul celibato, chi non si sposava pagava una tassa. Ecco io farei pagare una multa da mille euro l'anno a chi non si vaccina contro il covid, così risaniamo pure le finanze italiane, perché quello di toccare il portafogli è l'unico argomento che può convincere chi non si vuole fare il siero", conclude nel suo solito spirito vulcanico.

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