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Bollettino 29 novembre: 7.975 casi, 65 decessi, su i ricoveri. Vaccino, la svolta del 23 dicembre

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Sono 7.975 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Come prevedibile, il dato è in diminuzione rispetto ai 12.932 contagi di ieri, per via del cosiddetto "effetto weekend", caratterizzato da un importante calo del numero dei tamponi. Il tasso di positività, infatti, continua a salire, passando dal 2,5% al 2,9%. I decessi, invece, sono 65 (ieri 47), per un totale di 133.739 vittime dall'inizio dell'epidemia. 

 

 

 

Ancora in aumento i ricoveri, sia quelli critici che quelli ordinari: le terapie intensive sono 31 in più con 58 ingressi del giorno, per un totale di 669 pazienti, mentre i ricoveri ordinari sono 171 in più, portando il totale dei pazienti meno gravi a 5.135. I dati ospedalieri sono importanti soprattutto perché determinano, insieme ad altri fattori, il passaggio da una fascia a un'altra. A partire da oggi, lunedì 29 novembre, l'unica regione a trovarsi in zona gialla è il Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

Nel frattempo ci sono delle novità sul fronte dei vaccini ai più piccoli. Le somministrazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni, infatti, dovrebbero iniziare "il 23 dicembre", come ha fatto sapere il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, intervistato da SkyTg24. "Per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche", ha aggiunto. Secondo lui, inoltre, è inappropriato dire che si è deciso "troppo in fretta". Nel frattempo, si sta pensando anche di "creare delle aree pediatriche preposte alle inoculazioni negli hub".

 

 

 

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