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Covid, in Lombardia la situazione precipita? "Due settimane" e poi chiusure: indiscrezioni drammatiche

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Il Friuli Venezia Giulia è da oggi tornato in zona gialla, ma presto potrebbe toccare anche alla Lombardia. Secondo il Corriere della Sera c'è "l'ipotesi concreta" che anche la regione governata da Attilio Fontana, la più colpita dal Covid durante le prime due ondate di Coronavirus, possa arrivare a numeri oltre la soglia critica già tra due settimane, "e avviarsi al Natale nella prima fascia di misure per il contenimento del virus". Uno scenario drammatico, considerato anche l'impatto economico delle chiusure e il "pregresso" del 2020.

 

 

 

 

 

A pesare sarebbe soprattutto il dato dell'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti. Domenica la Lombardia era a 135 e le previsioni del modello "Made (sistema di monitoraggio messo a punto dalla Associazione italiana di epidemiologia) prevedono che possa arrivare tra 14 giorni a 230. Viene dato quasi per scontato anche il superamento della soglia di occupazione del 15% dei posti letto nei reparti Covid ordinari (meno, invece, quello del 10% in terapia intensiva). A questa situazione "fragile" si aggiungono ora i timori per l'impatto della cosiddetta variante Omicron, molto contagiosa e in grado, è il sospetto, di "bucare" anche i vaccini.

 

 

 

 

 


Preoccupa l'andamento delle ultime settimane. "I nuovi positivi in tutta la Regione sono cresciuti del 29% nella prima settimana di novembre - sottolinea sempre il Corsera -, l’aumento è schizzato e s’è mantenuto al 60% nelle settimane centrali, per tornare appena sotto il 30% negli ultimi 7 giorni". A inizio novembre in Lombardia c'erano circa 600 nuovi casi al giorno, oggi siamo a 1.900. Anche se, in questo senso, il confronto con il novembre 2020 è impressionante: in 30 giorni si passò da poche centinaia a oltre 10mila nuovi positivi ogni 24 ore.

 

 

 

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