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Giulia Scaffidi, morta a 17 anni di anoressia. "Pesava 26 chili, beveva acqua bollente". Italia sconvolta

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Una morte atroce e sconvolgente. Giulia Scaffidi è morta a nemmeno 18 anni, stroncata dalla anoressia. La ragazza, che sarebbe diventata maggiorenne tra un mese, è entrata in coma nel reparto di pediatria dell'ospedale di Lodi, in Lombardia, e il decesso è avvenuto appena 7 ore dopo. Agghiaccianti le condizioni che l'hanno portata al tracollo: pesava appena 26 chili.

 

 

 

 

 



"Si vedeva perfetta a 26 chili - spiega il fratello Tony, stravolto dal dolore insieme a tutta la sua famiglia -: si truccava ogni giorno, usava creme per il viso e smalti per far risaltare quella bellezza che, dal suo punto di vista, aveva finalmente raggiunto... Come mia sorella ne ho viste fin troppe. Modelle che nella spasmodica ricerca della perfezione fisica vivono una vita di privazioni. Lavorano per ore e ore senza fermarsi mai: non mangiano nulla per tutto il giorno, nemmeno un caffè. Non so come possano reggere". La storia di Giulia, spiega al Corriere della Sera il fratello maggiore, che la vora proprio nel settore della moda come art director e make-up artist, deve essere un monito alle migliaia di giovanissime aspiranti modelle e fashion blogger.

 

 

 

 

 

 

"Non sa le guerre che abbiamo fatto quando ci siamo accorti che aveva iniziato a nascondere il cibo - racconta mamma Elena -. La prima volta l’abbiamo ricoverata a Piacenza. È rimasta in cura per quattro mesi e quando è uscita dall’ospedale sembrava aver imboccato la via della guarigione... Saliva e scendeva le scale di casa in piena notte per tenersi in forma". Ed era arrivata a bere acqua bollente per "purificarsi".

 

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