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Bollettino 26 novembre: schizzano incidenza e tasso di positività. La variante sudafricana è già qui? Un nuovo pericolo

Covid 

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Continua a rimanere sotto controllo la situazione epidemiologica dell’Italia, che però deve fare i conti con un lento ma costante aumento dei casi di Covid. Abbastanza stabile anche l’indice Rt, rilevato a 1,23 rispetto all’1,21 di settimana scorsa, mentre è dato in netta crescita il dato dell’incidenza, che sale da 98 a 125 ogni 100mila abitanti. Alla luce dei numeri aggiornati, bene ha fatto il governo a giocare d’anticipo con il nuovo decreto: dopo quasi due anni è evidente che inseguire il virus non è mai una buona mossa.

 

 

Il bollettino di oggi, venerdì 26 novembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 13.686 contagiati, 7.610 guariti e 51 morti a fronte di 557.180 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 2,5 per cento (+0,3 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, sono aumentati ancora i posti letto occupati: in terapia intensiva sono passati dal 5,3 al 6,2 per cento, mentre nelle aree mediche dal 7,1 all’8,1 per cento. Oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +59, quello dei ricoverati in terapia intensiva è invece +18.

 

 

Intanto c’è apprensione a livello mondiale per la scoperta della variante sudafricana, potenzialmente molto pericolosa. È presto per sbilanciarsi, però l’allarme è stato lanciato anche in Europa dopo che in Belgio è stato scoperto il primo caso riconducibile alla nuova variante.

 

 

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