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Francesco Vaia contro il bollettino: "Una campana a morte, non serve più a niente", come va sostituito

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Francesco Vaia è il direttore dell’istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso de “I Lunatici”, trasmissione condotta da Roberto Arduini e Andrea di Ciancio, il professore ha fatto il punto della situazione epidemiologica italiana. “Dobbiamo distinguere tra quello che appare sui quotidiani - ha dichiarato - e che riflette ovviamente un po’ di disorientamento da quella che è la realtà. Io ho proposto lo stop al bollettino dei contagiati per come lo intendiamo ora”.

Secondo Vaia il resoconto quotidiano non dà più le informazioni che davvero servono: “Non ci dice più nulla. Dobbiamo guardare al tasso di ospedalizzazione ed in particolare al tasso di ospedalizzazione delle terapie intensive”. Inoltre il professore è contrario al panico per la curva epidemiologica in risalita: “Ci vuole equilibrio, i numeri di ora erano attesi. Oggi in terapia intensiva finiscono per due terzi non vaccinati, parlo dei dati dello Spallanzani. L’altro terzo è composto da persone che hanno molte altre malattie e un’età particolarmente avanzata”.

 

Ovviamente Vaia è del tutto a favore della terza dose: “Bisogna vaccinarsi per uscire dalla pandemia, non lamentarsi. Facciamo la terza dose, mettiamoci al riparo. Spingiamo sulla terza dose a partire dai fragili e dagli anziani e poi apriamo a tutti. Questo bollettino è sciagurato e ci deprime, è una campana a morte che non serve più a niente. Ridiamo fiducia al nostro popolo”.

 

 

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