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Covid, in Alto Adige i no vax si rifugiano nel bosco: una scoperta sconvolgente

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Sempre più boom di scuole clandestine no vax. In Alto Adige  la magistratura ha individuato 10 "scuole nel bosco": bambini sottratti all'insegnamento pubblico dalle famiglie, per frequentare le lezioni nei boschi della val Aurina, alta val Venosta e Passiria. Secondo le indagini svolte sarebbero in tutto 629 gli alunni attualmente intenti a frequentare le scuole clandestine, contro i 30 del periodo pre pandemico. Lo rivela il quotidiano Leggo.

 

 

La procura dei minori di Bolzano ha aperto un'indagine sul boom dell'istruzione parentale. Tantissime famiglie no vax hanno deciso infatti di ritirare i propri figli dale scuole per provvedere da sole alla loro istruzione, creando scuole parentali non ufficializzate dove mascherine, distanziamento anti-Covid e vaccinazioni sono banditi. 

 

 

 

La procura di Bolzano, ha chiesto di segnalare i casi in cui c'è il rischio di una "lesione allo studio". E l'invito è subito stato accolto dalla responsabile della scuola di lingua tedesca, Sigrun Falkensteiner, che ha avviato delle ispezioni mirate nei confronti di quelle famiglie che hanno ritirato i figli dal sistema scolastico per evitare le restrizioni anti Covid-19. Al vaglio della procura ci sarebbe anche un video girato da un insegnante no vax, sospeso, che avrebbe ripreso la sua classe durante le lezioni all'aria aperta. Una tendenza che rischia di prendere sempre più piede se l'emergenza pandemica dovesse portare ad un restringimento delle limitazioni come è previsto con il cosiddetto Super Green Pass. 

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