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Nuovo Green pass, indiscrezioni: cala la mannaia sui non vaccinati, tutto ciò che non potranno più fare

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Nel governo c'è l'intesa su un nuovo decreto che limiti i movimenti di chi non è vaccinato. Chi non si vaccina non potrà sedersi al ristorante, andare al cinema, a teatro, allo stadio, in discoteca, a sciare, o frequentare palestre e piscine. La linea dura è stata chiesta dai presidenti delle Regioni: come il nuovo green pass che non si otterrà più con il tampone, fino all’obbligo vaccinale per alcune categorie. Nel frattempo Matteo Salvini, invece, si è espresso per un netto no al Green Pass per gli under 12.

"Sono ore molto delicate, stiamo valutando ulteriori scelte nell’interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus», ha detto Roberto Speranza. Non possiamo aspettare che il virus detti le regole. Dobbiamo tutelare chi ha fatto il proprio dovere", ha aggiunto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Il nuovo green pass, quindi, si otterrà solo per chi è vaccinato o con la guarigione dal Covid. Domani, mercoledì 24 novembre, ci sarà una cabina di regia tra governo e Regioni per decidere se le nuove regole scatteranno quando una regione entra in zona gialla o arancione, come chiedono tanti governatori, o se debbano valere per tutti anche in zona bianca.

Si studia l'ipotesi anche del ritorno della mascherina all’aperto per tutti. Già deciso invece l'anticipo della terza dose dopo 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. L’Aifa ha dato il via libera «in un’ottica di massima precauzione». Speranza inoltre sta lavorando per sbloccare la dose booster per tutti, senza più limiti di età. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, è stato chiaro: "Le chiusure generalizzate dopo le vaccinazioni non sarebbero sopportabili. Chi è vaccinato deve avere minori restrizioni". Per salvare le attività commerciali le Regioni hanno chiesto il green pass per i soli immunizzati e maggiori controlli per chi arriva dagli Stati esteri dove alto è il numero dei contagi, fa sapere il Corriere della Sera. Ancora nessuna decisione sull'obbligo vaccinale, il premier Draghi su questo punto è ancora cauto e valuta l’imposizione ad alcune categorie, come gli insegnanti, le forze dell’ordine e i dipendenti della pubblica amministrazione che stanno allo sportello.

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