Don Mazzi in Stop News su RTL 102.5 lancia un appello ai giornalisti. Le sue parole sono molto forti e fanno il giro della Rete nel giro di poco tempo. “Io sono un prete un po’ strano”, continua a raccontare nell’intervista. “Il Capo decide e non sempre siamo d’accordo: io sono un prete un po’ strano. Tutti gli altri preti sono con le mani giunte, dicono sempre si signore: io non ho né le mani giunte né dico mai si signore perché a un padre non si dice si signore, si dice ti voglio bene oppure mi hai stufato. Mentre ero all’ospedale mi è pompata una cosa che avevo dentro: ho pensato ai giovani e vorrei aprire un piccolo centro giovanile, al Parco Lambro, perché gli adolescenti oggi vanno aiutati. Non riempite le pagine di adolescenti che si fanno del male, riempitele con gli adolescenti che si fanno del bene perché sono tantissimi, datemi una mano: ho bisogno di circa trecento mila euro. Posso fare il maleducato? Sapete cosa vuol dire un piccolo centro dove diamo una mano agli adolescenti, ai genitori? Il mio slogan è: ‘dobbiamo arrivare prima’. Datemi una mano perché per Natale potrei già averlo aperto. Trovate tutte le informazioni sul sito. Ho in testa di arrivare prima dei drammi che esistono. Il mondo sa ridere ma non sa sorridere, perché il sorriso è la cosa più dolce e profonda, quindi tutti sanno ridere, sorridere sa farlo solo chi ama”. Le parole di Don Mazzi sono molto forti, ma fanno riflettere.
Don Mazzi parla anche del suo libro “Il dialogo del sorriso” e del calendario per raccogliere fondi. Poi del mercatino della solidarietà e dei progetti che ha in mente per continuare ad aiutare i più bisognosi
Il calendario di Don Mazzi è un’altra iniziativa che va avanti da diverso tempo anche grazie ad RTL 102.5. “Ogni anno ci accompagna in questo viaggio: quest’anno avete esagerato, nel senso buono del termine, ci sono delle vostre immagini stupende (tra cui quelle del Power Hits Estate)”, racconta Giovanni Paolino - direttore generale di Eismann e Presidente di Avedisco. “Questo calendario viene consegnato ai nostri clienti. Siamo partiti con un libro di ricette dedicato a Don Mazzi, così, lentamente. Poi siamo passati al calendario e da quando è nata l’iniziativa, circa dieci anni fa, abbiamo superato gli 800 mila euro. Quest’anno siamo già intorno ai 70 mila euro, si va avanti fino a Natale, ad ognuno verrà consegnato il calendario e potrà essere fatta una donazione anche più alta. Grazie per l’ospitalità e per averci aiutato ad arricchire il nostro calendario. Voglio salutare anche tutti i nostri clienti e gli incaricati che ci stanno mettendo l’anima per aiutare Don Mazzi in questa raccolta”.
Poi parla dei progetti futuri. E dice: “Voglio arrivare prima dei drammi che esistono. Mi sono già inventato con degli adolescenti cinque carovane di una settimana: ho preso i ragazzi più difficili e li ho messi in bicicletta per una settimana”.