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Vaccino, clamorosa accelerazione: "Terza dose già dopo 5 mesi", i numeri fanno temere il peggio

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C'è un'inevitabile escalation di contagi da Covid. Lo conferma Silvio Brusaferro, numero uno dell'Istituto superiore di sanità. E così il governo potrebbe pensare all'obbligo vaccinale. Non per tutti però. "L'obbligo vaccinale per alcune categorie maggiormente esposte al virus, 'come gli insegnanti, i dipendenti della pubblica amministrazione e le forze dell'ordine, pur essendo categorie connotate da un'alta percentuale di vaccinazione'", ipotizza Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico. 

 

 

Sul tavolo dell'esecutivo-Draghi anche "la riduzione a 5 mesi dell'intervallo tra la fine del ciclo primario di vaccinazione e la dose booster". La situazione non è migliore negli altri paesi. L'Austria, ad esempio, ha introdotto l'obbligo vaccinale facendo da apripista. "È l'unica cosa che ci può mettere al sicuro - ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nella speranza che l'Italia possa seguire l'esempio -. Dobbiamo avere il coraggio di una riflessione". Eppure, come spiega Il Corriere della Sera, gli ostacoli non sarebbero pochi. Un'imposizione di questo tipo avrebbe bisogno di una legge del Parlamento che farebbe leva sulla preminenza dell'interesse collettivo rispetto a quello dell'autodeterminazione individuale.

 

 

Altro problema le sanzioni. Potrebbe, infatti, innescare la risoluzione del rapporto di lavoro. Inutile dire che a riguardo la politica è divisa. Il centrodestra non ha alcuna intenzione di costringere gli italiani a vaccinarsi. Lo ha detto chiaro e tondo settimane fa Giorgia Meloni: "Non sono favorevole all’obbligo vaccinale, in particolare dei vaccini anti-covid, e non sono no vax. I vaccini anti-covid hanno un’autorizzazione condizionata, perché mancano alcune fasi della progettazione". A fare eco alla leader di Fratelli d'Italia, il numero uno della Lega: Matteo Salvini. L'obbligo vaccinale - è stato il suo ragionamento - "per tutti non esiste, anzi, esiste in Turkmenistan e Tagikistan, a meno che qualcuno voglia seguire questi modelli, continuiamo con la spiegazione e con l’educazione" e "l'obbligo per tutti non era presente in nessun accordo di governo". Insomma, le barricate ci sono.

 

 

 

 

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