Greenpass, "tampone escluso": l'accelerazione del governo, "scacco matto" ai no vax?
Il rialzo dei contagi da Covid fa temere il peggio. Così il governo si prepara a un nuovo decreto che dovrà essere approvato settimana prossima. L'obiettivo? Salvare il Natale. L'esecutivo guidato da Mario Draghi sta pensando a nuove limitazioni, ma solo per i No vax. Tra queste, spiega il Corriere della Sera, il Green pass solo per vaccinati e guariti, escludendo dunque il tampone. Poi sul tavolo del presidente del Consiglio c'è sempre l'obbligo vaccinale. Nonostante il premier lo scongiuri, il Comitato tecnico scientifico sembra aprire all'ipotesi.
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Una mediazione potrebbe vedere l'obbligo solo per i lavoratori della scuola - insegnanti e personale Ata - e le forze dell'ordine, due categorie alle quali il governo potrebbe imporre almeno l'obbligo di terza dose. Le limitazioni che il governo potrebbe approvare riguardano soltanto le attività legate alla vita sociale e non a quella lavorativa. Chi non è vaccinato o non è guarito dal Covid, dovrà continuare a seguire le attuali regole e dunque per entrare in ufficio, in azienda o negli altri luoghi di lavoro, dovrà presentare un tampone antigenico o molecolare negativo.
Ancora una volta Draghi ha intenzione di mantenere tutte le Regioni in bianco. Un altro modo per perseguire l'obiettivo - è il parere di diversi - potrebbe essere quello di togliere sia il test antigenico che il molecolare dalle modalità per ottenere il certificato verde. Ma c'è anche chi chiede di conservare i tamponi limitandone la durata: 48 ore per il molecolare e 24 per il rapido. Tutte le eventuali nuove restrizioni, è certo, potrebbero partire con la zona gialla e quella arancione non appena i contagi sono in risalita. Ma i dettagli saranno discussi lunedì 22 novembre a Palazzo Chigi con le Regioni, mentre giovedì sarà convocata la cabina di regia e poi si terrà il Consiglio dei ministri per il via libera.
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