Obbligo vaccinale "per evitare il lockdown", conferma dai vertici del governo: pugno di ferro anche in Italia?
Mentre l’Austria prepara il lockdown nazionale, valido per tutti e non solo per i non vaccinati, l’Italia continua a monitorare con grande attenzione la situazione epidemiologica. L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare (98 per 100mila abitanti, la scorsa settimana era 78), ma grazie alla barriera eretta dal vaccino gli ospedali per ora non sono in emergenza. Le previsioni in vista del Natale non sono però delle migliori, ecco perché il governo presieduto da Mario Draghi sta riflettendo su come intervenire, fermo restando i punti fermi della terza dose e del Green Pass.
“Siamo stati il primo paese in Europa a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari e non escludo di poter fare una riflessione e valutare se è opportuno introdurlo per altre categorie che hanno un contatto costante con il pubblico”, ha dichiarato il sottosegretario Andrea Costa, che ai microfoni di Rai Radio1 ha specificato di riferirsi soprattutto alle forze dell’ordine e a coloro che operano nella grande distribuzione. “Ci possono essere dei criteri - ha aggiunto - ma sono tutte valutazioni che dobbiamo fare al momento opportuno. E io credo che, pur continuando a essere responsabili, dobbiamo guardare al futuro con fiducia”.
Per eventuali nuove restrizioni andranno monitorati i dati settimana dopo settimana. Ad oggi i numeri dei ricoveri sono buoni, anche se non manca qualche caso più critico, come quello del Friuli Venezia Giulia, ormai prossima alla zona gialla: “Io credo che la valutazione dobbiamo farla qualora ci fosse il passaggio in zona arancione - ha dichiarato Costa - perché è quello che cambia le regole e che introduce in automatico alcune restrizioni”.