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Ferraris prepara il piano "decennale" per le Fs: Wi-fi anche per i pendolari e polo delle infrastrutture Rfi-Anas-Italferr

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Wi-fi anche sui treni regionali, integrazione ferro-gomma investendo sui bus a idrogeno, investimenti ambientali e polo infrastrutturale con Rfi, Anas e Italferr. Sono queste le direttrici su cui si muove il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che sta lavorando al nuovo piano industriale "decennale". "Lo presenteremo a febbraio", ha annunciato l'Ad Luigi Ferraris. L'obiettivo è connettere il paese ma anche portare sempre più passeggeri e merci sui binari. "Le linee guida su cui ci concentreremo: investire su infrastrutture fisiche integrate, resilienti e intelligenti", ha detto il manager ascoltato dalla commissione Trasporti della Camera. L'idea è quella di favorire il trasporto su rotaia per gli spostamenti più lunghi, mentre la gomma - per la quale si vuole investire su autobus a idrogeno o anche usando biocombustibili - va incentivata "per l'ultimo miglio, la fase finale dove la ferrovia non arriva". "La nostra attenzione deve essere molto sul regionale, in termini di qualita' del treno, di connettivita' e di interfaccia con i trasporti su gomma", ha sottolineato Ferraris, che sui treni pendolari vuole portare anche il wi-fi. Sull'alta velocità "è migliorato ma non è ancora come dovrebbe essere" e quindi uno dei primi interventi sarà proprio lì, per far sì che sulle Frecce "si possa lavorare costantemente a bordo". Ma c'è anche un "progetto molto di più lungo periodo" per portarlo anche sulle tratte regionali, dove viaggia una flotta di 600 treni, mettendo la fibra ottica lungo tutto il tracciato. 
Ferraris vuole anche che le Fs abbiano un ruolo nel settore merci (si guarda in particolare alla dorsale Adriatica, per la quale sono in arrivo 5 miliardi), mentre per l'estero pensa ad un cambio di passo rispetto al passato: all'estero si andra' solo per "gestire treni o costruire infrastrutture", per il resto, il campo di gioco sara' l'Italia, e l'Europa in un'ottica di interconnessione. Infine il capitolo Anas, per la quale si attende la nomina del nuovo ad che potrebbe arrivare dal cda di Fs del 23 novembre. Circolano indiscrezioni su possibili nomi, ma per Ferraris "quello che conta è il progetto", cioè arrivare ad una "integrazione gestionale" tra Anas e Rfi, dice il manager, spiegando che oggi le due società non dialogano, per una serie di rigidità normative. L'opportunità, favorita anche dal Pnrr, che vede a Fs assegnati 24,3 miliardi, è quella di "creare un polo infrastrutturale, che vede Rfi come agente primario, insieme ad Anas e Italferr".

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